Belluno, 08 maggio 2013 – A conclusione della mobilitazione di domenica scorsa, che ha portato oltre duemila persone ad occupare pacificamente il ponte Cadore per lanciare un segnale forte in difesa dell’Ospedale di Pieve di Cadore e dell’intero sistema sanitario della montagna bellunese, il BARD ringrazia i Sindaci e tutti i cittadini che si sono rimboccati le maniche per farsi vedere ed ascoltare dalla Regione e dal Governo.
Una manifestazione importante, per il suo valore simbolico a difesa di un ospedale di montagna minacciato dai continui tagli che la pianura impone in periferia, ma soprattutto per la presenza di tutte le vallate, di tutte le comunità della provincia di Belluno che hanno voluto essere presenti in Cadore: in montagna il problema di uno è deve sempre più essere il problema di tutti. Da soli si muore, insieme si vive e si può continuare non solo a sperare ma a battersi per un nuovo e diverso modello di sviluppo della montagna.
Dove c’è una richiesta, una sofferenza o un grido di allarme che sale dai nostri paesi, il BARD c’è e ci sarà sempre.