500 giorni, cifra tonda. Con questa settimana sono 500 giorni che i Bellunesi aspettano inutilmente l’attuazione della “specificità” prevista all’articolo 15 dello Statuto che la Regione ha votato in seconda lettura l’11 gennaio 2012. Da allora sono passati 500 giorni, due inverni, il tempo di due gravidanze, eppure la Giunta ed il Consiglio Regionale del Veneto, per la montagna, non hanno partorito neppure il classico topolino.
Non hanno trovato il tempo e la voglia, cioè la volontà politica, di dare attuazione concreta a quanto avevano scritto nello Statuto. Eppure, intanto, persino la riforma Monti che cancellava le provincie in tutta l’Italia ha riconosciuto la specificità montana di Belluno, sancita dalla storia e dalla geografia di questa terra.
Gli abitanti della provincia di Belluno sono persone pazienti e serie.
La pazienza l’abbiamo già dimostrata, aspettando per 500 giorni ed oltre. Da persone serie, i montanari quando prendono un impegno lo mantengono. Era quello che ci aspettavamo dal Presidente Zaia e soprattutto dal suo Assessore all’Economia e sviluppo montano, con una specifica delega alle “funzioni amministrative per la provincia di Belluno”, Marino Finozzi, ma non abbiamo visto nulla, a parte i tagli ed il continuo smantellamento di ogni servizio, dalla sanità alla scuola ai trasporti.
Questo non è serio. Chi approva e scrive, addirittura in una norma di rango statutario, promesse che poi non mantiene non è serio. 500 giorni, per l’attuazione dell’articolo 15 dello Statuto, potevano bastare.
La Regione Veneto sta perdendo ogni credibilità. Ma i Bellunesi stanno perdendo la loro pazienza.