Sabato 24.08.2013 si è tenuta in Cadore, con partenza in auto da Perarolo alle ore 13,30, la manifestazione in difesa del torrente Boite denominata FlashMoBOITE .
Alcuni Cittadini hanno deciso di organizzare questa azione che, dopo aver percorso la Valle del Boite fermandosi in ogni Municipio, ha portato i partecipanti a Cortina d’Ampezzo dove è stato effettuato un Freeze Flash Mob di tre minuti in Corso Italia. 3 minuti di immobilità con i messaggi rivolti al cielo per attirare l’attenzione dei concittadini e dei media sulla drammatica situazione dei fiumi del territorio Bellunese e in questo caso, sulla paventata costruzione di una mega centralina sul Boite che pregiudicherà fortemente il torrente da San Vito e Borca di Cadore.
Ai manifestanti si è unito anche il critico d’arte e giornalista Philippe Daverio che ha dichiarato: «Non ha senso parlare di Unesco da un alto e dall’altro ridurre le stesse aree a produttività energetica. Bisogna sapere se si vuole optare per essere il retrobottega industriale o un territorio che difende il suo ambiente. E’ assurdo che i politici che si esaltano alla parola Unesco diano allo stesso tempo il via libera alle industrie».
Qui l’intervista completa: https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=WQqj7_nZMu8
Richiesta l’immediata MORATORIA sulle obbligazioni già emesse per bloccare lo scempio che da lungo tempo si sta perpetrando al nostro territorio.
E’ stata una manifestazione importante per il suo valore simbolico in difesa del territorio di montagna minacciato dai continui ed indiscriminati sfruttamenti che ha visto la partecipazione di tanti cittadini, associazioni, movimenti non solo del Cadore perché in montagna il problema di uno è, e deve essere sempre più, il problema di tutti.
Da soli si muore, insieme si vive e si può continuare non solo a sperare ma a battersi per un nuovo e diverso modello di sviluppo della montagna.
Dove c’è una richiesta, una sofferenza o un grido di allarme che sale dai nostri paesi, il BARD c’era, c’è e ci sarà sempre.