«Per quanto riguarda l’indispensabile svuotamento del lago di centro Cadore dai fanghi e ghiaia, noi stiamo con i sindaci. Le operazioni vengano fatte rispettando l’ambiente e le comunità»: anche il movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti difende i diritti delle realtà rivierasche in vista dei lavori di pulizia del lago.
«Ai primi cittadini che si incontreranno domani in un confronto con Enel e Provincia, chiediamo di pretendere il coinvolgimento anche di quei consorzi Irrigui che sfruttano l’acqua del lago di centro Cadore non solo per l’irrigazione di campi e campagne, ma anche come “bancomat” per la produzione di energia elettrica. – sottolineano dal movimento – Riteniamo doveroso che tutti gli enti che usufruiscono di queste acque partecipino alle spese di sghiaiamento dei laghi, al plurale perché presto toccherà anche quelli di Auronzo e del Comelico. Queste operazioni dovranno essere effettuate nel pieno rispetto dell’ambiente, delle richieste e degli interessi delle comunità del territorio».
Infine, una proposta per il trasporto dei fanghi verso gli impianti di trattamento: «Perchè non utilizzare la rotaia, sfruttando la ferrovia che arriva fin sulle sponde del lago di centro Cadore? – concludono dal Bard – Siamo consapevoli che la burocrazia sarà un grande problema da risolvere, ma riteniamo che 70 anni di sfruttamento possano essere un buon motivo di accordo. Il prossimo obbiettivo, poi, sarà il 2029, con la scadenza della concessione e la restituzione al bacino della sua capacità di invaso iniziale»