Il movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti accoglie con soddisfazione la nomina di Ennio Vigne a nuovo Presidente del Parco Naturale delle Dolomiti Bellunesi: «Si è finalmente sbloccata una situazione di stallo che durava ormai da troppi anni. Ora è fondamentale far ripartire l’ente Parco, facendolo diventare uno strumento di tutela per la montagna abitata».
«Quando è nato il Parco, stavamo vivendo gli anni di una forte pressione dell’uomo sulla natura, e questo ente doveva essere la risposta», ricorda il presidente del Bard, Andrea Bona.
«Negli anni, poi, le emergenze sono cambiate: sono diventate lo spopolamento, l’avanzare del bosco, la crescita e la gestione della fauna selvatica, l’abbandono dei boschi e dei pascoli, e il Parco non ha saputo adattarsi a questo cambiamento. Ora è necessario un cambio di rotta, che ci auguriamo possa essere preso in carico da un amministratore di lunga esperienza come Vigne», aggiunge Bona.
Oltre alla linea “politica”, il presidente del movimento indica un’altra priorità nel nuovo corso del Parco delle Dolomiti: «Bisogna subito cambiare rotta nella gestione dei beni dell’ente. – evidenzia Bona – Penso a realtà che potrebbero essere eccellenze e fiori all’occhiello del nostro territorio, come la Val del Mis, le miniere di Val Imperina, l’antico ospizio di Agre, ma che in questi anni non hanno avuto l’attenzione e la cura che meritavano. Per uno sviluppo della montagna, è fondamentale passare anche per il recupero, la cura e la valorizzazione di queste aree, che deve passare anche attraverso la formazione dei nostri giovani».