«Perché non replicarlo per l’elettricità?»
200 milioni di metri cubi di gas all’anno forniti gratuitamente dalle compagnie petrolifere alla Regione Basilicata come “compensazione ambientale”: viene così annullato il costo della materia prima per circa 110mila famiglie (non ne potranno godere le aziende), in un momento in cui il caro energia picchia duramente sui cittadini.
Una notizia che viene ripresa e rilanciata dall’altra parte dell’Italia dal movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti: «Un’iniziativa lodevole, che vorremmo replicata anche nei nostri territori: se in Basilicata si trovano greggio e metano, qui da noi è importantissima la produzione idroelettrica, che necessiterebbe di altrettante “compensazioni ambientali”. – sottolinea il presidente Andrea Bona – Chiaramente, è una misura che difficilmente può essere estesa a livello regionale, visto che il Veneto ha quasi dieci volte gli abitanti della Basilicata, ma è un ragionamento che andrebbe fatto almeno per la provincia di Belluno, un territorio che ospita numerose aree interne riconosciute a livello nazionale e che già nel 2019 tra centrali ENEL e mini e microimpianti produceva oltre 2300 GWh/anno».
«In un momento di grave crisi, con l’accorciarsi delle giornate e l’avvicinarsi della stagione fredda, è fondamentale trovare soluzioni per evitare che il caro energia si trasformi in una strage sociale per le famiglie. – conclude Bona – Crediamo che aprire un dialogo con i produttori di energia idroelettrica per aiutare le popolazioni che nel loro territorio ospitano le centrali possa essere una via percorribile».