APPELLO AL CANDIDATO UNITARIO ALLA SEGRETERIA DEL PD VENETO ON. ROGER DE MENECH ED ALLA SEGRETARIA PROVINCIALE PER IL RITORNO ALLA DEMOCRAZIA E L’AUTONOMIA DELLA PROVINCIA DI BELLUNO: NIENTE TASSE SENZA RAPPRESENTANZA
La candidatura a Segretario Regionale del PD del Veneto dell’onorevole bellunese Roger De Menech offre alla nostra provincia l’occasione per ritornare rapidamente alla democrazia e risolvere l’ormai gravissima questione dell’autonomia di questo territorio interamente montano e ora più che mai sottoposto alla spietata concorrenza del Trentino – Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia.
Se ripercorriamo brevemente gli eventi degli ultimi mesi ci accorgiamo come il PD svolga un ruolo assolutamente determinante nelle vicende di questi territori. Lo scorso mese di ottobre il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha infatti, solennemente promesso ai bellunesi, commemorando i 50 anni dalla tragedia del Vajont, il riconoscimento di una “forte autonomia” che non può essere, di fronte a quella dei nostri confinanti, se non sancita a livello costituzionale.
Il ministro Graziano Delrio ha tentato, durante la sua visita a Belluno lo scorso mese di dicembre, di costringere i bellunesi a fare un passo indietro, anche rispetto a quanto garantito dalla Costituzione, accettando l’ipotesi di una Provincia non elettiva o di secondo grado, che è stata fermamente rifiutata dai nostri stessi Sindaci. In quell’occasione i deputati De Menech e Bressa, che accompagnavano il ministro, si spera abbiano capito quanto forti e giustificate siano le richieste di democrazia e di autonomia dei bellunesi.
Il Parlamento si appresta nel frattempo a sancire il passaggio di Sappada al Friuli Venezia Giulia, sotto la spinta dei rappresentanti di quella regione ora guidata dal PD, mentre il Governo, con l’assenso del ministro Graziano Delrio, concede ulteriori ed ampie deleghe in materia fiscale al Trentino – Alto Adige, trasformandolo di fatto in una specie di principato indipendente. Non contenti si promette a Trento e Bolzano, ad opera del deputato di origine bellunese Gianclaudio Bressa, un sistema elettorale a collegi uninominali che garantisce ampia rappresentatività ai territori montani a noi confinanti mentre la Provincia di Belluno perde, nel progetto di legge elettorale Renzi – Berlusconi, la possibilità di avere qualsiasi suo eletto, finendo così per essere cancellata dal parlamento nazionale.
Di fronte a questi precisi ed inoppugnabili fatti ci si chiede quali immediate e tempestive iniziative vogliano assumere la Segretaria provinciale ed il prossimo Segretario regionale on. Roger De Menech, per contrastare la politica autoritaria e centralistica che ha travolto le istituzioni democratiche della Provincia di Belluno, ormai commissariate da oltre due anni, oltre ad impedire qualsiasi atto concreto a favore dell’autonomia del territorio.
Oggi non vi sono più scuse e di fronte alla politica del PD di continuo sostegno delle autonomie speciali del Trentino – Alto Adige è impossibile non affrontare e risolvere subito la questione bellunese. Ai massimi vertici del partito di governo, chiediamo per tanto di intervenire con forza e rapidità sul Governo e sul PD nazionale per ottenere l’immediato ripristino dei diritti democratici in Provincia di Belluno, attraverso lo svolgimento di libere elezione, oltre all’ormai dovuto riconoscimento dell’autonomia speciale della nostra terra.
Ora i rappresentanti bellunesi di partito di governo hanno il potere di agire a favore della propria gente e non possono sottrarsi a questa responsabilità. Deve essere chiaro a tutti che non esiste in democrazia, secondo il principio già sancito dalla Rivoluzione Americana, la possibilità di riscuotere tasse senza offrire adeguata rappresentanza ai territori.
Nella foto: On. Roger De Menech Fonte: riparteilfuturo.it