“In questi giorni, il Partito Democratico regionale e nazionale, all’interno del dibattito sul referendum autonomista veneto, sottolinea l’importanza dell’ “autonomia responsabile” e della progettazione post-autonomia. Allora perchè non rispettano l’accordo che hanno sottoscritto con un territorio molto, forse troppo, responsabile e che ha già un progetto autonomista concreto?”. Il movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti entra così nella questione sull’autonomia del Veneto.
“Il PD e il Governo hanno sottoscritto con il Bellunese un patto per costruire l’autonomia di questo territorio, un territorio responsabile che ha sempre risposto alle indicazioni e alle sollecitazioni centrali, dalla razionalizzazione dei servizi alla fusione dei comuni. – spiegano dal Bard – Noi, come movimento e come bellunesi, abbiamo sempre fatto quanto dovuto; sono loro però a non rispettare gli accordi: a un anno dalla firma, infatti, non è ancora stato fatto un solo passo avanti per il ripristino dell’elettività nel Bellunese. Come possono i bellunesi e i veneti avere fiducia in un dialogo concreto e costruttivo con chi non rispetta i patti, con chi ritarda le discussioni in attesa di una riforma che renderebbe inutile il confronto?”.
“La senatrice Puppato parla di un Governo attento a una regione confinante con stati esteri e con realtà a statuto speciale. – concludono del Bard – Forse si è scordata quanto successo poche settimane fa con Sappada? O da quanti anni i comuni referendari stanno aspettando risposte concrete, e non semplici illusioni spente a pochi minuti dalla discussione? La riforma Delrio sarebbe la loro attenzione al territorio? Zero rappresentatività e risorse sempre più scarse? Autonomia è responsabilità, ci ricordano sempre i nostri amici di Trento e Bolzano: noi siamo pronti, e crediamo che anche i veneti lo siano. Chiediamo solo di confrontarci con persone altrettanto responsabili e affidabili”.