La decisione dell’assemblea regionale siciliana di reintrodurre l’elezione diretta per i presidenti del “liberi consorzi” (le ex Province in Sicilia), del sindaco metropolitano e dei consiglieri degli enti raccoglie il plauso del movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti.
«Si torna alla democrazia; – commentano dal consiglio federale – è fondamentale che i territori possano eleggere i propri rappresentanti, il loro destino non può essere deciso da accordi di partito e spartizioni da manuale Cencelli. Il ritorno all’elettività degli enti provinciali è già una battaglia nazionale, che deve vedere in campo tutte le forze politiche».
«In Italia continua a restare in vigore la legge Delrio, palesemente incostituzionale; la vittoria del “no” al referendum del 4 dicembre la ha ulteriormente indebolita, ed è ora che la sua abolizione e il ripristino delle elezioni dirette diventino una priorità», continuano dal Bard.
«La decisione dell’assemblea siciliana, per bocca dell’assessore regionale all’agricoltura in quota PD, sarà “inevitabilmente impugnata” dal governo nazionale. – concludono dal movimento – Segno che la tanto sbandierata attenzione alla democrazia e agli enti locali forse non è così solida: non si può continuare con questa politica fatta di centralismo, tagli e inefficienze. È tempo che si riconoscano gli errori fatti, si ammettano colpe e responsabilità e si ripristinino la democrazia e la rappresentatività che definiscono la dignità di un popolo e di un territorio».