Grande successo anche per la quinta edizione dei Fuochi per l’autonomia organizzati dal movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti: oltre 40 i falò che sabato sera hanno illuminato le piazze e le cime dolomitiche.
“Anche quest’anno i bellunesi hanno risposto all’appello; – commenta il presidente Alessandra Buzzo – un messaggio importante che abbiamo voluto mandare, e che è stato raccolto, in vista del voto sulla riforma costituzionale del 4 dicembre”.
Dalle piazze dell’Agordino fino alle malghe dell’Alpago, per arrivare ai monti del Feltrino e del Comelico, ai rifugi del Cadore: decine di fuochi e falò per riaccendere le riflessioni sul destino del Bellunese. “Un fuoco per illuminare il bisogno di autonomia e di risorse per questo territorio – continua Buzzo -, ma anche per ribadire il nostro “no” alle modifiche previste dalla riforma costituzionale, una riforma centralista che spegnerà definitivamente ogni speranza per questo territorio, nonostante le promesse elettorali dei rappresentanti del Governo”.
Il vicepresidente Andrea Bona attacca la riforma e le sue conseguenze per il territorio bellunese: “Le province autonome di Trento e Bolzano non solo non sono state toccate, ma addirittura hanno ottenuto più protezione e competenze, segno che si poteva intervenire concretamente sull’autonomia dei territori montani. Invece, alla Provincia di Belluno non viene dato nulla: i trasferimenti statali sono passati da oltre 20 milioni di euro a poche decine di migliaia di euro, mentre il nostro residuo fiscale annuale ammonta a quasi 800 milioni di euro”.
“C’è poi la questione del Senato: – continua Bona – oggi abbiamo due senatori, con la riforma il rischio di non vedere tra i “nominati” nemmeno un bellunese è altissimo, mentre Trento e Bolzano avranno diritto a quattro senatori, due per ciascuna provincia. Infine, la centralizzazione del potere: altro che autonomia, vengono svuotate di competenze e poteri anche le regioni. Federalismo vuol dire vedere investiti sul proprio territorio i soldi versati in tasse, imposte e balzelli vari”:
Sulla pagina Facebook del movimento (cliccando qui) sono disponibili tutte le foto della serata.