Carissimi amiche e amici autonomisti,
ci prepariamo ad affrontare un’altra settimana impegnativa per il nostro movimento.
Nel pomeriggio di martedì 8 marzo saremo a Roma, nella sede del Partito Democratico: siamo riusciti ad ottenere un incontro con i principali firmatari dell’accordo per il ripristino dell’elettività della provincia.
Ci siederemo al tavolo con il vicesegretario del PD, Lorenzo Guerini; con noi, anche Lorenzo Dellai, aggancio fondamentale per questo vertice.
A Guerini e ai rappresentanti del Governo chiederemo fatti concreti: da dieci mesi stiamo aspettando che si muova qualcosa, sul fronte del nostro accordo, ma – a parte il passaggio in commissione e relativo rinvio nei mesi scorsi – non si è ancora mosso nulla.
Intanto, il nostro territorio continua a soffrire socialmente e economicamente e senza una vera rappresentanza politica, siamo costretti a subire passivamente le decisioni che arrivano da Venezia e da Roma, senza la forza di fare opposizione nè di proporre soluzioni. Per questo, non ci alzeremo dal tavolo romano senza la certezza – non la promessa – che in tempi certi e brevi l’accordo troverà attuazione.
Ma non sarà questo l’unico appuntamento importante della settimana: abbiamo ricevuto le motivazioni che hanno portato al rigetto del ricorso di Alessandra Buzzo in merito all’esito delle elezioni regionali.
Nei giorni scorsi, ci siamo incontrati con il legale che ci ha accompagnato nella causa, l’avvocato Enrico Minnei: con lui, abbiamo approfondito la sentenza, anche per valutare se affrontare il ricorso davanti al Consiglio di Stato.
Nei prossimi giorni dovremo prendere una decisione: da una parte, è grande la volontà di far trionfare la democrazia e ripristinare i risultati usciti dalle urne; dall’altra, non possiamo nascondervi che si tratterebbe di un nuovo impegno economico, ancora molto pesante, anche se stiamo già valutando come poter sostenere le spese senza dover pesare sulle nostre casse e sulle tasche dei bellunesi, che in migliaia hanno appoggiato “l’avventura” della lotteria pro-ricorso.
Le possibilità di vittoria sono risicate, ma non nulle.
Non va dimenticato però che stiamo parlando sempre di istituzioni pubbliche e che raramente lo Stato condanna lo Stato.
Insomma, ancora una volta ci troviamo di fronte a una scelta difficile.
Come sempre faremo dialogare cuore e ragione (e portafoglio!), scegliendo quella che secondo noi sarà la soluzione migliore.
Non appena avremo novità su questi impegni (e su tutti gli altri che ci vedranno protagonisti nelle prossime settimane), ve le comunicheremo immediatamente!
Fateci sapere il Vostro pensiero. E’ molto importante per noi!