Ci rivolgiamo a Voi dopo aver visto i dati demografici diffusi dall’ISTAT nel Censimento permanente della popolazione.
Impressiona il colpo d’occhio sulle province di Trento, Belluno e Bolzano che mostra la gravità dello spopolamento, meglio “desertificazione”, che colpisce tutti gli abitati in quota della nostra provincia, con particolare riferimento all’area di insediamento della minoranza linguistica ladina.
Uno spopolamento di tali dimensioni ed intensità avrà l’effetto di distruggere l’economia, la cultura e il tessuto sociale di un’area un tempo vitale e collocata al centro della Alpi e dell’Europa. Il confronto tra Belluno e Bolzano mostra il fallimento della politica dello Stato italiano: la differenza nasce dall’autonomia speciale di Bolzano, con risorse e politiche specifiche per la montagna, confrontata con il vuoto assoluto del Bellunese.
Le scelte compiute dallo Stato italiano hanno portato al completo esautoramento delle autonomie locali e il disegno centralista è stato completato con la sciagurata riforma delle Province, che ha tolto ogni rappresentanza politica alla nostra terra, accelerando la disgregazione dei territori.
La preoccupazione si è accentuata con il recente disegno di legge che prevede il ritorno allo Stato delle grandi concessioni idroelettriche, già assegnate alla scadenza alle regioni, sulle quali facevamo grande affidamento per ricavare un sostegno per il nostro territorio, trasformato in un distretto idroelettrico, con il deflusso dei corsi d’acqua piegato alle esigenze della produzione di energia con gravissimi danni per l’ambiente e le comunità.
Quello che risulta inaccettabile è il tentativo di mascherare questa nazionalizzazione con l’emergenza Covid – 19 e l’esigenza della ripresa economica, senza dire che si punta direttamente all’utilizzo dei fondi europei Next Generation EU per il passaggio alle energie alternative, tagliando fuori il territorio e le popolazioni alpine da ogni forma di risarcimento.
Vi chiediamo quindi di farvi interpreti dell’urgenza di riconoscere autonomia e risorse alla Provincia di Belluno, indispensabili per affrontare l’emergenza spopolamento . Vi chiediamo anche di scongiurare il ritorno della gestione delle concessioni idroelettriche allo Stato, ma lavorare affinché gli utili siano condivisi alla pari con la Provincia di Belluno.
Entro pochi anni sarà evidente che le uniche zone popolate dell’arco alpino italiano saranno quelle dotate di autonomia speciale in grado di adottare specifiche politiche montane.
Non serve ricordarvi che senza risposte concrete il destino delle nostre comunità sarà irrimediabilmente segnato e lo Stato italiano ne porterà in pieno la responsabilità.
Per il Movimento BARD Il Presidente
Andrea Bona