di Francesca Larese Filon
Referendum “vecchi” e referendum nuovo: è possibile che fra 2 iniziative che vanno nella stessa direzione si debbano far nascere polemiche e stimolare distinguo che dividono anche quello che apparentemente risulta simile e che parte da una necessità vitale per il territorio del bellunese? Le ultime dichiarazioni dei comitati referendari di Cortina e Lamon ribadiscono la volontà di far riferimento alla provincia di Bolzano e di Trento, rispettivamente: ma questo non è contrario al referendum dell’autonomia della provincia di Belluno. Il referendum che chiede che la provincia di Belluno diventi la terza provincia AUTONOMA della regione Trentino-Alto Adige (la nuova Regione Dolomiti) parte da considerazioni simili ma offre una soluzione a tutto il territorio riconoscendone le diversità che sono il valore aggiunto della NOSTRA provincia.
Il referendum per il passaggio alla Regione Trentino Alto Adige, che noi proponiamo, nulla toglie al risultato già ottenuto dai comuni secessionisti, e darà risposta al disagio e alle difficoltà che la gente della provincia di Belluno, dal Comelico alle valli feltrine, subisce da decenni e sta vuotando i paesi determinando l’abbandono progressivo del nostro bellissimo territorio.
La presenza della più numerosa comunità ladina riconosciuta rende il nostro territorio ancora più importante in quanto la perdita di una popolazione storica avrebbe importanti conseguenze negative per il territorio che da secoli viene presidiato dalle genti ladine.
I movimenti autonomisti sono nostri fratelli perchè hanno utilizzato lo stesso strumento democratico che noi proponiamo per affermare la volontà popolare. Di certo l’autonomia della provincia di Belluno non è contraria a quella degli altri comuni.
Quando il referendum per l’autonomia della Provincia verrà celebrato, noi ci aspetteremo da loro un sostegno forte e siamo certi che insieme otterremo il cambiamento che sarà per tutti.
Francesca Larese Filon
Presidente Union Ladina del Cadore de Medo