«Sindaci, consiglieri comunali, associazioni di categorie: tutti devono mobilitarsi per portare più gente possibile alle urne il 22 ottobre. Se il risultato non sarà soddisfacente, potremo dire addio al sogno autonomista»: il movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti chiama alla responsabilità gli organi di governo politico ed economico della provincia, raccogliendo e rilanciando l’appello del Presidente dell’associazione Bellunesi nel Mondo, Oscar De Bona.
«Abbiamo un tasso AIRE superiore al 27%: vuol dire che se andassimo tutti a votare, raggiungeremmo un’affluenza del 73%. – commentano dal direttivo – E’ una consultazione difficile: i residenti all’estero, per votare, devono tornare a casa, mentre la disaffezione e la sfiducia verso la politica sono crescenti. Qui però non si parla di giochi di partito, ma del futuro nostro, dei nostri figli e del territorio: se non ci presentiamo in massa alle urne, possiamo chiudere almeno per i prossimi 50 anni ogni discorso sull’autonomia provinciale».
«Per questo, chiediamo ai sindaci di mobilitarsi, per quanto loro possibile, con delibere che invitino al voto i propri concittadini; chiediamo agli oltre 700 consiglieri comunali di avvicinare i cittadini e spiegare l’importanza di questo referendum. – concludono dal Bard – Chiediamo soprattutto alle associazioni di categoria, sempre più spesso messe in difficoltà dalla potenza dei vicini autonomi, di avere coraggio e, con delibere approvate all’unanimità, prendere una posizione decisa a favore di quella che sarà la svolta per la vita politica, economica e sociale della nostra provincia».