«Sappada oggi ha incassato, con troppi anni di ritardo, il sì del Senato: ora si vada subito alla Camera e si rispetti il volere dei cittadini»: il movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti accoglie con soddisfazione la votazione di questa mattina sul passaggio del comune sappadino al Friuli Venezia Giulia.
«I sappadini attendono il passaggio da oltre 9 anni e mezzo; – continuano dal Bard – la votazione di oggi non può trasformarsi in una presa in giro. Il provvedimento deve passare subito in discussione alla Camera, prima delle prossime elezioni, altrimenti si perderà ancora troppo tempo, tempo fondamentale per la comunità».
«Sappada, così come i comuni della Ladinia, hanno affrontato un referendum per il passaggio di confine basandosi su motivazioni storiche e culturali, che vanno difese e rispettate. – concludono dal movimento – Non va dimenticato, però, che dei 24 referendum per il passaggio al Trentino Alto Adige o al Friuli Venezia Giulia che si sono svolti in questi anni in Veneto ben 16 hanno interessato la provincia di Belluno. È il segno che la montagna non si sente rappresentata e governata degnamente dalla Regione e dallo Stato, e cerca di trovare casa nelle realtà autonome, più vicine al territorio e ai cittadini. Se il timore negli ambienti romani è la diaspora dei comuni di confine, la soluzione è semplice: rispetto della volontà popolare di quei territori che hanno superato con successo il referendum e autonomia, vera, per la montagna. Anche per questo sarà importante l’adesione convinta e massiccia al referendum del 22 ottobre».