Il territorio appartenente alla Provincia di Belluno, per sua caratteristica intrinseca, non può essere governato direttamente da Venezia o altra realtà di pianura. E’ assolutamente vitale che le scelte strategiche di sviluppo, turistiche, di erogazione dei servizi siano garantiti e gestiti da Bellunesi che qui vivono ed hanno interesse a mantenerli.
A nostro avviso, non possiamo delegare lo sfruttamento dei nostri territori e delle nostre ricchezze (acqua, energia, Dolomiti in primis) a soggetti esterni, perchè ne saremmo depredati. Così come non possiamo pensare di far gestire i servizi primari come la sanità, i trasporti od l’istruzione con logiche di pianura e metropolitane, perché è evidente che la scarsa popolazione e la conformazione del territorio richiedo costi e sistemi organizzativi completamente diversi da quelli di pianura. Questi argomenti, sono noti a chiunque viva costantemente in montagna o zone distanti dai centri di pianura, e non solo nei 15 giorni di ferragosto e a capodanno.
Per le ragioni sopra esposte, come Bellunesi non possiamo accettare l’eliminazione dell’Ente Provinciale senza porci la questione di cosa questo implicherebbe alle nostre comunità. Ogni azione di salvaguardia del territorio, anche con azioni di protesta, va portata avanti con determinazione e con l’appoggio di tutta la popolazione, che deve ragionare unitariamente e per una volta, senza schieramenti partitici. In questa logica sono quindi, senza alcun dubbio, da sostenere le istituzioni Provinciali ed il Presidente quando si schiera in difesa del territorio.
Ed è più che mai importante che chi guida in ogni istituzione politica e sociale questa provincia, inizi fin da subito a pensare quale sia l’assetto istituzionale e le politiche ottimali per garantire il benessere ai nostri concittadini nei prossimi decenni. Dovremmo fare scelte di campo e radicali.
Ma non abbiamo alternative, se vogliamo continuare a vivere nei nostri paesi e non essere costretti ad emigrare nuovamente come fanno già i 2/3 dei nostri laureati. L’ampiezza e condivisione delle scelte di salvaguardia del nostro territorio a cui tutti noi siamo chiamati, saranno la misura per cui saremo giudicati, possiamo starne certi, dalle prossime generazioni di Bellunesi.
Comitato Belluno Autonoma Dolomiti Regione