A conclusione della mobilitazione di domenica scorsa, 5 maggio 2013, che ha portato oltre duemila persone ad occupare pacificamente il ponte Cadore per lanciare un segnale forte in difesa dell’Ospedale di Pieve di Cadore e dell’intero sistema sanitario della montagna bellunese, ringraziamo i Sindaci e tutti i cittadini che si sono rimboccati le maniche per farsi vedere ed ascoltare dalla Regione e dal Governo.
E’ stata una notevole manifestazione, per il suo valore simbolico a difesa di un ospedale di montagna minacciato dai continui tagli che la pianura impone alla periferia ma soprattutto è stato un pomeriggio importante per la presenza di tutte le vallate, di tutte le comunità della provincia di Belluno che hanno voluto essere presenti in Cadore: in montagna il problema di uno è e deve essere sempre più, il problema di tutti.
Da soli si muore, insieme si vive e si può continuare, non solo a sperare ma a battersi per un nuovo e diverso modello di sviluppo della montagna.
Dove c’è una richiesta, una sofferenza o un grido di allarme che sale dai nostri paesi, il BARD c’è e ci sarà sempre.
Ed ora avanti tutta!
Foto: nuovocadore.it