«Le Olimpiadi di Cortina-Milano 2026 saranno sicuramente un grandissimo evento turistico e di richiamo per il nostro territorio, ma questo non deve far dimenticare le vere priorità della montagna»: la vittoria della coppia lombardo-veneta nella corsa ai giochi olimpici invernali viene accolta con soddisfazione dal movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti, che non manca però di tenere desta l’attenzione sulle vere necessità del Bellunese.
«Ringraziamo tutti quelli che si sono impegnati per raggiungere questo obbiettivo, dal Comune di Cortina d’Ampezzo alla Provincia di Belluno, fino al Coni e alle Regioni Veneto e Lombardia. – sottolineano dal movimento – Un evento planetario di questa portata richiamerà migliaia di turisti e visitatori, e speriamo possa servire come slancio per investimenti infrastrutturali e nell’accoglienza».
«Confidiamo anche però – continuano dal BARD – che tutto questo non diventi soltanto uno specchietto per le allodole, per non affrontare più i veri temi che toccano con urgenza la nostra montagna: la fragilità idrogeologica, l’invecchiamento, lo spopolamento, tutte le emergenze sociali. In una parola: l’assenza di autonomia, necessaria per un territorio ai margini nazionali e regionali. Un’Olimpiade non fa primavera, servono risposte concrete alle emergenze attuali: non possiamo permetterci altri sette anni di tempo per affrontarle con convinzione. I Giochi invernali devono essere la ciliegina, e non la torta, e con una sola ciliegina non si sopravvive».