Il nuovo marchio della DMO cancella secoli di storia e confonde i potenziali visitatori: ne è certo il movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti, che già aveva criticato il precedente marchio “Dolomiti – The mountains of Venice”.
«Quel “bellunesi” è uno sminuire le nostre montagne: le Dolomiti sono già un marchio conosciuto nel mondo e sono note come territorio senza confini. – sottolinea il presidente Andrea Bona – Quella denominazione serve solo a chiuderci ancora una volta nel nostro orticello, anziché aprirci al pubblico mondiale: parliamo di un patrimonio dell’umanità che guarda al mondo intero, non solo agli spettatori di casa nostra».
C’è poi la definizione delle Dolomiti come montagne di Venezia: «Innanzitutto, si va a cancellare quanto anche la Provincia di Belluno sta facendo a tutela delle minoranze ladine: si cancella la storia di un popolo a favore di un messaggio politico che genera confusione. Ancora una volta, si accetta di essere periferia – una volta romana, una volta veneziana – e non si afferma invece con orgoglio l’identità del territorio; a questo punto, nessuno si lamenti più quando Trento e Bolzano useranno le immagini delle nostre montagne per la loro promozione. Noi abbiamo ceduto la nostra identità per cederla al marchio di Venezia: può andare bene, forse, per i turisti dell’Estremo Oriente, ma per i visitatori del Centro e Nord Europa Dolomiti e Venezia hanno valori ben distinti e diversi», conclude Bona.