«Visto l’annuncio del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, è tempo che la Provincia di Belluno acceleri con decisione e attivi il percorso per ottenere le risorse e le competenze che le spettano, anche in rispetto all’esito referendario dello scorso 22 ottobre»: il movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti sprona Palazzo Piloni e i rappresentanti politici bellunesi, all’indomani delle dichiarazioni del presidente Zaia che mercoledì 20 consegnerà al Ministro per le autonomie il dossier veneto sulle materie da trasferire dallo Stato alla Regione.
«L’affinità politica tra Ministero e Regione Veneto sta accelerando il percorso autonomia regionale – sottolineano dal movimento – e noi non possiamo restare indietro, non ci meritiamo di stare fuori dai giochi visto anche il risultato del referendum del 22 ottobre, che ha visto raggiungere nel Bellunese un quorum difficilmente preventivabile alla vigilia del voto e che ha rinforzato il risultato della consultazione regionale».
«Il Presidente della Provincia e tutti i rappresentanti bellunesi, da Belluno a Venezia a Roma, portino la Regione al tavolo e si inizi subito a discutere di cosa e quanto deve essere trasferito dalla laguna alle Dolomiti. – concludono dal Bard – L’iter dell’autonomia veneta potrebbe chiudersi già entro fine anno, e qua si assiste passivamente alle trattative: è il tempo della sveglia, “il crollo della montagna” ha bisogno di autonomia per essere rallentato prima e stoppato poi, e chi oggi occupa ruoli istituzionali deve assumersi la responsabilità di portare, o non portare, a casa il risultato».