Belluno, 7 Settembre 2012
I Bellunesi hanno bisogno di riconoscimento e di valorizzazione del proprio territorio come accade nelle province autonome di Trento e Bolzano. Per questo motivo migliaia di persone hanno firmato per chiedere un referendum di passaggio di regione e il BARD (Belluno Autonoma Regione Dolomiti) sta promuovendo azioni con la popolazione per il mantenimento della provincia di Belluno e per il riconoscimento della sua specificità già riconosciuta nello statuto della Regione del Veneto ma ancora da applicare.
I bellunesi, oggi più che mai, hanno bisogno di questa opportunità per un territorio marginale in recessione drammatica, con chiusura di molti insediamenti produttivi e spopolamento di un territorio per quasi il 40% incluso nell’ambito delle Dolomiti Patrimonio dell’Unesco. Purtroppo siamo rappresentati da politici che, invece di tutelare le comunità bellunesi, si impegnano per distruggere comunità autonome che funzionano bene. Le province autonome vicine sono un esempio di buona gestione e di federalismo il loro modello dovrebbe essere copiato non distrutto. Se il resto della nazione avesse gli avanzi di gestione a bilancio che hanno Trento e Bolzano, allora avrebbe uno spread a -100 invece che a 400. Il BARD e i bellunesi oggi più che mai rivendicano l’autonomia e propongono per Belluno un modello di amministrazione responsabile che è l’unica salvezza per i territori marginali, periferici e minoritari come la provincia di Belluno.
Gli interventi dell’onorevole Paniz, e il silenzio degli altri rappresentanti della nostra provincia in Parlamento, ci fanno capire quanto è grande lo scollamento fra i reali bisogni dei bellunesi e i loro attuali rappresentanti. I Bellunesi hanno bisogno di politici che li tutelino permettendo loro di continuare a vivere nelle valli dolomitiche. E’ tempo che i bellunesi superino le divisioni fra partiti che non comprendono la gravità della situazione economica e che dia voce ai bisogni e al protagonismo politico dei cittadini.
Al Presidente Napolitano chiediamo attenzione e sostegno, non critiche. Gli chiediamo che valuti il ricorso che gli abbiamo inviato già da un anno e che il Consiglio di Stato ha smarrito, invece di rimproverarci perché agiamo pacificamente e legittimamente a tutela dei nostri diritti sanciti dalla Costituzione Italiana della quale Egli è il sollecito custode.
É inaccettabile che Egli vada a celebrare l’autonomia del Trentino Alto Adige-Sud Tirol e poi la neghi ai bellunesi che ne hanno altrettanto diritto. Per dirla in napoletano, che il presidente conosce bene, non ci sta bene di finire “cornuti e mazziati” tanto meno se ciò avviene con il gentile (e non richiesto) aiuto di uno dei nostri astuti parlamentari.
Diego Cason (Socio Fondatore BARD) e Moreno Broccon (Presidente BARD)