“La fusione con Treviso non è l’unica possibilità per la Camera di Commercio di Belluno. Vogliamo confrontarci con gli operatori economici e sentire la loro voce, valutando anche le opportunità di un’aggregazione con Trento o Bolzano”. Andrea Bona, candidato Bard alle regionali nella lista Veneto Civico, risponde così alle dichiarazioni del Presidente Luigi Curto. “Che fretta c’è nel voler confrontarsi con Treviso e stabilire così la composizione della nuova giunta? Chiediamo un incontro con gli operatori economici bellunesi, vogliamo aprire un dibattito franco e trasparente: la fusione con Treviso non è l’unica alternativa, si può pensare a una aggregazione extra-regionale con la Camera trentina o altoatesina. Io resto però convinto che l’ente bellunese possa mantenere la sua autonomia, facendo sinergia con le altre realtà camerali alpine. Se la Camera di Commercio di Sondrio – area molto simile alla nostra, dal punto di vista orografico, delle comunicazioni e della vicinanza alle province autonome – nel 2017 chiuderà il bilancio con un avanzo di 200mila euro, potrebbe condividere con Belluno – che registrerà un disavanzo di 749mila euro – i “segreti” della sua gestione; inoltre, nel prossimo confronto tra gli enti camerali e il Governo si potrebbe mettere sul tavolo la richiesta di una revisione dei tagli dei diritti camerali per le realtà montane. Certo, bisognerà dimostrare la volontà di mantenere una gestione autonoma; non c’è nessuna scadenza, nessuna emergenza, nessuna urgenza di celebrare il matrimonio con Treviso. C’è invece il tempo per confrontarsi con il territorio sul destino che si vuol dare all’imprenditoria bellunese”, conclude Bona.
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